Mostrarsi profondamente anche nelle proprie vulnerabilità
di Irene Morrione
Durante un colloquio con la responsabile delle risorse umane di un’azienda in ambito finance ho proposto come obiettivo di uno dei nostri interventi previsti in un programma di change quello di aumentare l’intimità all’interno del leadership team.
La reazione che ne è seguita? Terrore negli occhi e a seguire: “Intimità mi sembra una parola un po’ troppo forte e un obiettivo fuori contesto.”
Rispetto alla parola INTIMITÀ, nel mondo del business, c’è una grandissima resistenza, questo perché viene spesso associata alla vicinanza fisica. Dal nostro punto di vista, invece, è qualcosa che ha molto a che vedere con la profondità e con la vulnerabilità*
Cosa vuol dire aumentare il livello di intimità in un team di lavoro?
Vuol dire aumentare il livello di profondità con la quale le persone si mostrano le une alle altre, l’intimità è legata alla vulnerabilità e alla possibilità che ognuno di noi si può dare nel mostrare un livello più profondo di sè, più emotivo e più fragile.
Questo passaggio può essere sicuramente facilitato da una prossimità fisica, ma non ne è necessariamente legato.
Facciamo un esempio concreto: in uno dei nostri retreat grazie alla metafora del tango abbiamo lavorato sull’abbraccio sentendone le differenti tipologie, le emozioni che derivavano dall’abbracciarci e le resistenze che inevitabilmente si attivavano.
Questo esercizio ha sicuramente sciolto delle tensioni all’interno del nostro gruppo e ha fatto emergere alcune importanti consapevolezze sulle dinamiche interpersonali, anche conflittuali
Come già accennato esistono anche altri modi di lavorare sull’intimità, che non implicano contatto fisico, ma semplicemente il mostrarsi.
Ad esempio, proponiamo spesso nei programmi di change l’esercizio dell’autoritratto, in cui ogni partecipante è invitato ad autoritrarsi in una situazione della sua quotidianità. Questo esercizio sposta il focus della fotografia dall’esterno (come avviene quando mi scatto un selfie davanti alla Tour Eiffel per mostrare a tutti che sono stato a Parigi), all’interno, dove l’obiettivo è mostrare qualcosa di me. L’esercizio apre dunque una delle porte di accesso ad una maggiore intimità, poiché non solo i partecipanti scoprono qualcosa di più di se stessi, ma rimangono meravigliati e sorpresi da aspetti inediti dei propri colleghi.
Perché nelle aziende si dovrebbe dare spazio all’intimità?
Perché solo quando c’è intimità le persone si sentiranno libere di essere veramente se stesse e quindi di esprimere appieno il proprio potenziale. L’intimità aumenta la proattività perché apre possibilità di esprimersi ed esprimere le proprie idee con un impatto diretto sui livelli di innovazione. L’intimità inoltre è ciò che permette ai membri di un gruppo di dire le cose come stanno, quindi di far emergere e successivamente risolvere eventuali conflitti. L’impatto sulla performance è indiscutibile.
*Nicoletta Cinotti, Intimità della Profondità: https://nicolettacinotti.net/lintimita-della-profondita