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L’ELEFANTE NELLA STANZA: l’importanza di parlare delle cose scomode.

the elephant in the room

Esiste una fortunata espressione in inglese per indicare quei temi che sono noti a tutti, ma di cui nessuno parla:

the elphant in the room. 

Nei gruppi di lavoro l’elefante nella stanza può essere rappresentato da: un conflitto ancora inespresso, un disagio o fastidio provato dal gruppo, una paura rispetto ad un cambiamento prossimo, il disappunto rispetto a una decisione che si è subita, oppure la fuoriuscita di un membro del team che ha creato destabilizzazione.

Si tratta di eventi, emozioni o stati d’animo dei quali le persone non amano parlare. Temi scomodi che, pur essendo lì visibili a tutti come grandi elefanti nella stanza, nessuno ha il coraggio di nominare esplicitamente. Il risultato che si ottiene non è eliminare la scomodità, quanto invece amplificarla.

A volte queste emozioni e sentimenti, se non espressi o dichiarati, ostacolano il normale avanzare ed evolversi del gruppo. Per questo motivo quando accompagniamo i team in eventi di sviluppo come facilitatori o coach e notiamo questi “elefanti”, ecco si presenta subito una preziosa occasione per invitare il gruppo a parlarne. Naturalmente siamo consci che questo potrebbe causare conflitto o disagio, accogliamo tutto questo dimostrando al gruppo come non solo navigare nel conflitto sia possibile, ma anche utile. Di solito, infatti, dopo aver lasciato al gruppo il tempo necessario per parlare dell’elefante questo si trasforma nel peso e nelle dimensioni, finanche a scomparire.

Il gruppo ne esce rinforzato nel senso di fiducia, ma soprattuto si porta a casa un grande apprendimento: è ok parlare delle cose scomode con buona pace degli elefanti e di tutta la savana.

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